DOMENICA 11 OTTOBRE

UN SIT IN CUSTIRA IV

DALLE 15.00 LIBRI E MERCATINO
CON LA PARTECIPAZIONE DI:


*BOTTEGA EQUOSOLIDALE*
*MAIEUTICA*
*CORTE DEL SOLE*


DALLE 17.30 APERITIVO MUSICALE CON LA

PROSECCO BLUES BAND
http://www.myspace.com/proseccobluesband

PRESSO IL CENTRO CIVICO
DI SAN MATTEO DELLA DECIMA


INFO
infocircoloeternit@gmail.com


12 commenti:

on\off ha detto...

Solo raramente, in pochi periodi, ci è concesso di poter osservare le conseguenze delle scellerate scelte di governo neo-liberiste. Gli eventi di questi giorni sono un esempio da manuale: le scelte sbagliate dei privati producono una crisi ormai endemica, i governi, con la scusa della crisi provvedono alla privatizzazione dei beni comuni, che assicureranno altro profitto che assicurerà altra crisi.
In questo senso il « piano programmatico per la razionalizzazione» come viene chiamata la riforma della Gelmini rappresenta uno spaccato perfetto del sistema vigente. La controriforma Brunetta-Gelmini attuata, un giorno prima della chiusura delle camere, con la legge 133 prevede tagli per otto miliardi di euro all'istruzione, la conseguente riduzione del personale docente e amministrativo: i posti tagliati solo fra i maestri saranno 1.800, per rincarare la dose tornerà a regime introduzione il “ maestro unico” con classi accorpate di più di venti bambini: le conseguenze sulla qualità dell'istruzione saranno, ovviamente, drammatiche.
Istituti professionali e tecnici vengono accorpati assieme riducendo le ore di lezione ed eliminando la sperimentazione.
Ma lo scempio non si ferma qui; alle misure strettamente economiche si accompagnano provvedimenti ideologici,razzisti, classisti e repressivi come l'abbassamento dell'obbligo scolastico dai 16 anni ai 14, il voto in condotta, rivenduto come improbabile argine al fenomeno del bullismo ma più probabilmente addestramento al conformismo, all'omertà ed al silenzio.
Tutto questo mentre l'industria dei finanziamenti alle "private" non conosce crisi: “buoni scuola” tasse regionali per il “diritto allo studio” rappresentano altrettanti regali alla solita lobby ciellina, nell'istruzione come nella sanità.
Ancor più tragica la situazione delle università e della ricerca; la riforma prevede tagli per quanto riguarda la già tragica situazione di assegni di ricerca e borse di dottorato, oltre a questo il blocco dei turnover in ragione di 5 a 1 per il personale docente ed in ragione di 10 a 1 per il personale amministrativo: in pratica per ogni 5/10 pensionamenti solo uno entrerà a ruolo per gli altri solo il limbo del precariato, a questo c'è da aggiungere l ennesimo taglio ai finanziamenti anche per le attività didattico-amministrative.
In queste condizioni i bilanci delle università italiane sono condannati al fallimento nel giro di un anno.
Ma la professorina e il mezzo ministro hanno pensato anche a questo, infatti la ciliegina sulla torta sarà rappresentata dalla possibilità per le università, asfissiate dal debito, di trasformarsi in fondazioni private.
Questo apre una nuova stagione degli orrori, a partire dal saccheggio del patrimonio immobiliare, per arrivare alla soppressione di tutti quei corsi che non sono in grado di formare professionalità utili per un mercato del lavoro moribondo, passando dalle ingerenze dei privati nella didattica.
In poche parole con la riforma, il ministro Gelmini persevera nel percorso di aggressione all'istruzione pubblica a favore di un'idea di conoscenza al servizio del mercato e delle imprese, non più studenti ma "risorse umane" da addestrare ed ideologizzare a piacere in relazione alle necessità di un mercato che continua a far pagare ad altri i suoi fallimenti.

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=dzSs2nCpDsw

musica ragazzi...
facciamo musica mentre qualcuna ce le suona...
do (lo) re mi fa

Anonimo ha detto...

lasciamo commenti inutili sui blog mentre qualcuna ce le suona, questo sì, parole parole e mai fatti belle idee e poi,almeno la musica è un atto concreto, non parole da aperitivo.

Anonimo ha detto...

Mentre tutto il mondo della scuola pubblica è in fermento per la riforma Gelmini, ma anche per tutta la legge 133 Brunetta - Tremonti, i sindacati cisl uil e ugl (presenti oggi allo sciopero della scuola) cosa fanno? A braccetto con Brunetta, il rivoluzionario castigatore dei fannulloni, firmano l'accordo quadro per i contratti degli statali che porterà in media 61 € lorde in più in busta paga... un notevole potere d'acquisto in tempo di crisi finanziaria!
Ma l'infamia di questi sindacati dalla doppia faccia non sta tanto nel fatto che si siano seduti a tavolo col kapò Brunetta per elemosinare 61€, piuttosto nel fatto che, a quel tavolo, come contropartita non hanno voluto discutere neanche lontanamente della situazione dei precari, della privatizzazione dei servizi come la sanità, dei tagli alla ricerca etc.
Forse, dopo le carogne fasciste, è il caso di cominciare a cacciare dalla piazza anche questi infami?

Average rating (0 votes)Rate this:Rate this:
---Excellent!Great!GoodQuite goodNot so great
Cancel Rating20406080100
» flag this Aggiungi un commento
Gli infami di cui parli sono
Inserito da Anonymous (non verificato) il Gio, 30/10/2008 - 22:07
Gli infami di cui parli sono gli stessi che oggi erano in corteo a Roma e subito dopo sono andati al ministero della funzione pubblica per siglare il protocollo d'intesa con Adolf Brunetta.
Questi porci però hanno fatto anche peggio con le loro firme, perché aderendo al protocollo Brunetta hanno, a tutti gli effetti, condannato per sempre tutti i precari del puublico impiego (dalla sanità, alla ricerca passando per la scuola) che dal 1 luglio 2009 saranno a spasso senza un lavoro. Si parla di quasi centomila persone.
Inoltre come se non bastasse lo stesso protocollo prevede la cancellazione (dopo i diritti sulla malattia attraverso attacchi populistici di Adolf Brunetta) del contratto collettivo dei lavoratori (CCNL).
Cacciamoli via a calci nel culo questi doppiogiochisti peggio dei fascisti

Anonimo ha detto...

Mentre tutto il mondo della scuola pubblica è in fermento per la riforma Gelmini, ma anche per tutta la legge 133 Brunetta - Tremonti, i sindacati cisl uil e ugl (presenti oggi allo sciopero della scuola) cosa fanno? A braccetto con Brunetta, il rivoluzionario castigatore dei fannulloni, firmano l'accordo quadro per i contratti degli statali che porterà in media 61 € lorde in più in busta paga... un notevole potere d'acquisto in tempo di crisi finanziaria!
Ma l'infamia di questi sindacati dalla doppia faccia non sta tanto nel fatto che si siano seduti a tavolo col kapò Brunetta per elemosinare 61€, piuttosto nel fatto che, a quel tavolo, come contropartita non hanno voluto discutere neanche lontanamente della situazione dei precari, della privatizzazione dei servizi come la sanità, dei tagli alla ricerca etc.
Forse, dopo le carogne fasciste, è il caso di cominciare a cacciare dalla piazza anche questi infami?

Average rating (0 votes)Rate this:Rate this:
---Excellent!Great!GoodQuite goodNot so great
Cancel Rating20406080100
» flag this Aggiungi un commento
Gli infami di cui parli sono
Inserito da Anonymous (non verificato) il Gio, 30/10/2008 - 22:07
Gli infami di cui parli sono gli stessi che oggi erano in corteo a Roma e subito dopo sono andati al ministero della funzione pubblica per siglare il protocollo d'intesa con Adolf Brunetta.
Questi porci però hanno fatto anche peggio con le loro firme, perché aderendo al protocollo Brunetta hanno, a tutti gli effetti, condannato per sempre tutti i precari del puublico impiego (dalla sanità, alla ricerca passando per la scuola) che dal 1 luglio 2009 saranno a spasso senza un lavoro. Si parla di quasi centomila persone.
Inoltre come se non bastasse lo stesso protocollo prevede la cancellazione (dopo i diritti sulla malattia attraverso attacchi populistici di Adolf Brunetta) del contratto collettivo dei lavoratori (CCNL).
Cacciamoli via a calci nel culo questi doppiogiochisti peggio dei fascisti

Anonimo ha detto...

VAI A QUEL PAESE CARO ANONIMO!
SFORTUNATAMENTE PER TE L'UNICO CHE HA TEMPO DA PERDERE NEL VISITARE QUESTA BRUTTA COPIA DEL SITO ROBERTO.B68@LIBERO.IT PREFERIREBBE CHE LA MUSICA E LE PAROLE INSIEME CONTRIBUISCANO A FORMARE PERSONE E NON SOLO MANICHINI DA BAR IL FATTO è CHE MAI MI SONO PERMESSO DI CRITICARE LE SCELTE MUSICALI DEL CIRCOLO IN COMPENSO MI SI CRITICA "L'INFO-SPAM SOCIALE" COME INUTILE DEPRESSIVO IL PROBLEMA (SE MAI PROBLEMI ESISTONO)CON QUESTO BLOG GLI SPAZI PER CHIACCHERARE DI ALTRO CHE NON SIA MUSICA SI RIDUCONO RISPETTO AL PRIMA E FATICO A TROVARCI QUALCOSA DI POSITIVO

Anonimo ha detto...

il blog è una "situ(azione)"provvisoria ,spero torni il sito con un vero forum,il problema è che nessuno riesce ad occuparsene , ma credo che ci stiano lavorando (spero?)(roger?).

Che fare che fare??
il mio è un contratto a progetto il progetto é : sfondarmi l'ano,sono studente e cambio spesso lavoro e ogni volta si scende di uno scalino nella precarietà contratti che fanno ridere contratti "aperti" dove tutto è possibile, ora non ho ne mutua ne ferie ne licenziamento,se chiedo spiegazioni mi rimandano a una serie di telefonate dove ricevo un ti sapremo dire e il mitico non ti preoccupare.
Sono felice non vi preoccupate per fortuna studio e penso ad altro.
Leggete e informatevi sempre, non dimenticate i diritti che adesso nessuno ci dà più ,perchè si rischia di far diventare normalità le cose più inaudite.

Anonimo ha detto...

LA SPERANZA è CHE NEL FUTURO SITO SI TROVI AMPIO SPAZIO PER TEMI MUSICALI E ALTRI COME LA PRECARIETà PRECARIA DEL LAVORO PRECARIO O PRECARIATO CHE DIR SI VOGLIA PER NON PARLARE POI DEI CONTRATTI INDETERMINATI ETERNAMENTE PRECARI I POSTI DI LAVORO CHE (PRECARIO) SVANISCONO NEL NULLA .....BEATI I GIOVANI CHE ANCORA RIESCONO A REGGERE UN BICCHIERE ........CI VOGLIONO SOLDI E CONTENUTI PER UN SITO E DUE BELLE PALLE BLU SAREBBE QUASI IL CASO DI FARE UN CORSO INFORMATICO AL CIRCOLO MAGARI QUALCUNO PRENDE A MANO LA FACCENDA ...........

Anonimo ha detto...

Un giorno sbiadito
pisciavo fumato nella tazza ardente da dipendente
Il clima bizzarro,era tamarro
vidi una puttana ,fanculo la silvana

rit.
si perchè quella,faccia di merda
mi ha già rotto la cappella! x2

entra in officina,vestita da cretina alza la sottana-troia la silvana!
grida a squarciagola,slinguazza la punta,si china a noovanta...
e il culo a valanga!!!

ritx2!

Anonimo ha detto...

KSANTE NOTARNICOLA

UN SINGHIOZZO

E L'AMORE

DETURPATI

DA TROPPO SILENZIO



DIETRO QUEL MURO...



Sante Notarnicola nasce nel ’38 a Castellaneta, dove trascorre la prima infanzia fra miseria ed emarginazione sociale. Abbandonato dal padre, è costretto a subire lo sfascio della propria famiglia in un Istituto per l’Infanzia Abbandonata, dal quale uscirà a 13 anni per raggiungere la madre, nel frattempo emigrata a Torino. Nella capitale industriale del Nord, dove vive in un quartiere-ghetto, Notarnicola inizia a frequentare per necessità gruppi di operai e di ex partigiani e con loro milita prima nella FGCI, poi nel PCI: sono gli anni del dopoguerra, anni in cui negli ambienti della sinistra italiana si continuano a nutrire speranze rivoluzionarie, e in modo particolare il sogno di continuare la lotta condotta durante la Resistenza, per portare a termine quella trasformazione che si era bruscamente interrotta con la fine della seconda guerra mondiale; e sono gli anni in cui, di fronte ai sogni di una generazione, si delinea la svolta istituzionale del Partito Comunista, che prende sempre più le distanze dalle idee rivoluzionarie.
E’ fra le quinte di questo complesso scenario che matura l’esperienza politica e umana di Notarnicola, ed è da questa esperienza che bisogna partire per capire il senso della sua poesia, una poesia nutrita di storia, di umanità, di sentimenti, più che di parole.
E’ il ’59 quando Notarnicola inizia con alcuni compagni una serie di espropri, organizzando rapine in banche e gioiellerie per raccogliere denaro a favore dei movimenti di liberazione nei paesi coloniali; ed è durante una di queste rapine (la sanguinosa rapina di Largo Zandonai a Milano) che, nel ’67, viene arrestato, insieme a Cavallero e altri due compagni, e poi successivamente condannato all’ergastolo: da quel momento (il ’68 e le BR sono ancora lontani) i giudici si affanneranno ad attribuirgli etichette sempre diverse, da sobillatore a sovversivo, da nappista a brigatista, da irrecuperabile a irriducibile. Oggi, vivendo in condizione di semilibertà, così descrive la sua uscita dal carcere, dove ha vissuto per più di 20 anni: "Erano le 19 del 25 luglio 1988. Alle 19 precise varcai il portone della prigione. Avvertii una luce diversa. Era l’abito colorato di Severina che strinsi forte, forte, forte." (1)
Nessuna euforia, solo una pacata felicità: dietro quel portone Notarnicola ha lasciato 21 anni della propria storia, la storia di un uomo che ha scelto di vivere la propria condanna all’ergastolo con ostinazione, con coraggio, senza cedimenti.
Pur riconoscendo gli errori commessi, Notarnicola, infatti, non ha mai accettato nè il "pentimento" nè la "dissociazione", rivendicando la sua identità politica come senso della propria esistenza: "Oggi guardo indietro, a quei tempi, e misuro il distacco, la strada percorsa, e sento che senza quell’esperienza forse non sarei in galera, ma sento pure che se non fossi diventato comunista, l’intera mia vita non avrebbe avuto senso. E per me, essere comunisti è l’unico modo di essere uomini." (2)
Ma al di là di questa irriducibilità politica, c’è in Notarnicola un’altra irriducibilità, quella di un uomo che accetta la sfida dell’ergastolo come esperienza di vita, mai come sconfitta o morte. E in carcere fonda il movimento dei Dannati della Terra, che inizierà una serie di lotte per il miglioramento delle condizioni di vita dentro al carcere, battendosi contro i pestaggi e le celle di isolamento; in carcere cercherà di abbattere le barriere fra detenuti politici e comuni, cercando di dare a questi ultimi una nuova coscienza di sè; ma soprattutto in carcere prenderà corpo quella voce, quell’urlo "che spazza via il muro di cinta della prigione": la sua esperienza poetica, che trova proprio nei limiti di una cella la sua condizione di possibilità.
La poesia non è per Notarnicola un esercizio di letteratura, ma un modo di rompere il silenzio che lo circonda, uno strumento di comunicazione, di contatto col mondo, con tutto ciò che vive oltre il muro, oltre le sbarre, e che acquista il suo senso proprio perchè al di là: è il mare "azzurrissimo", sono i gabbiani che volano "altissimi", è la "stupenda" primavera, è il sorriso del proprio amore: è la Nostalgia e la Memoria di un mondo negato. Ma è una nostalgia senza rimpianti, senza languori decadenti, totalmente priva di autocommiserazione; ed è una memoria che consente di pensare al futuro, anche dentro una cella d’isolamento.
Perchè se Notarnicola non ha nulla da vendere, ha molto da difendere: "Difendere le 200 lettere a Severina, difendere i suoi 14 anni di colloquio (...) Lei tutto il mio cielo, la tenacia, la tenerezza. (...) E i sorrisi spariti. E i soggettivismi sconfitti. E gli odi fra i compagni. E le demolizioni personali. E la disgregazione umana. E le perquisizioni anali. E le sei diottrie perse. E l’assalto con i cani nelle celle. E i compagni colpiti da schizofrenia. E i primi tradimenti. E la massa dei dissociati. E l’isolamento politico. E l’isolamento umano. E la piorrea che avanza. E gli anni che passano e i giorni che conti. E i silenzi, i silenzi, i silenzi." (3)
La poesia di Notarnicola, insomma, nasce e cresce in un circuito particolare: è il riassunto di una vita ma, nel contempo, è il tramite che permette a questa vita di continuare, sigillando la memoria al presente, facendo esistere il presente in nome di un futuro sognato fra le sbarre:

Quando
mano nella mano
percorrerai
la Via Lattea
mia rosa,
non dimenticare...

GABRIELLA COVRI



Note

1) Rivista POLITICA E CLASSE, N°2/3, Dicembre 1989

2) LA NOSTALGIA E LA MEMORIA

Giuseppe Maj Ed.

3) Rivista POLITICA E CLASSE, N°2/3, Dicembre 1989



Bibliografia

-L’EVASIONE IMPOSSIBILE

Giangiacomo Feltrinelli Ed., Milano, 1972.

-LA NOSTALGIA E LA MEMORIA

Giuseppe Maj Ed., Milano, 1986.




--------------------------------------------------------------------------------



LA PRIGIONE

Incasellai nella mente

sguardi fiori e uno spicchio di cielo.

La pianura addormenta l’anima,

ma la prigione resta ferma sulla collina.



Dopo, tentai di gettare l’anima

al di là del muro. Zelante

il guardiano me la sbattè sul muso.



S. Vittore 21 ottobre 1971





APPUNTAMENTO AL CARCERE

Con gli ultimi spiccioli

avevo comperato

un piatto di carne fredda

un limone

una bottiglia di vino rosso

un pacchetto di sigarette

una cartolina illustrata

e una rosa.



Tutto era pronto amore mio

e tu non sei venuta.



Procida 28 luglio 1972





GALERA

Là, dov’era più umido

fecero un fosso enorme

e nella roccia scavarono

nicchie e le sbarrarono



alzarono poi garitte e torrioni

e ci misero dei soldati, a guardia



ci fecero indossare la casacca

e ci chiamarono delinquenti



infine

vollero sbarrare il cielo



...



non ci riuscirono del tutto



altissimi

guardiamo i gabbiani che volano.





Favignana 1 giugno 1973





UNA POESIA TRISTE TRISTE

E così anche tu

hai ceduto, ci volti le spalle.



Eri un compagno sereno.



T’annoiava la parola

evoluta/ricercata.

T’infastidivano

i documenti illeggibili

e, per "dopo...",

i tuoi desideri erano:

minimi-minimi-minimi.



Disprezzavi l’arroganza dei forti

(anche la nostra,

quando forti eravamo...)

e la rivoluzione per te

era anche una questione di cuore.

Amavi citare i poeti

e la logica del firmamento...



Ora che fai? Alla ricerca

del Cristo pure tu? Va là...

stai semplicemente accodandoti

agli insolenti capetti rossi

che, a gruppi, o in solitudine,

se la stanno squagliando!





Palmi 4 settembre 1984





LA NOSTALGIA E LA MEMORIA

Talvolta

vorrei ripercorrere

le strade del mio quartiere.

E ritrovare vorrei

quella generazione

che si formò

sul testamento

di Julius Fucik,

colui che sotto la forca

scrisse a noi, per noi.



La generazione

che compatta correva

da Papà Cervi, a consolarlo,

a consolarsi.



Quella generazione

che, disarmata,

raccolse la bandiera

della Resistenza

prima che la borghesia

l’agitasse, oscena...



Vorrei ritrovarmi

con gli operai perseguitati

da Scelba e da Valletta,

quelli dell’officina Stella Rossa,

i licenziati che seppero tenere,

e ricordare qui vorrei,

gli anni ’50.

Tutti. Uno per uno.

Giorno dopo giorno.

Ricordare gli affanni

Ricordare la fame

Ricordare il freddo,

il carbone

comprato a 5 chili per volta,

e il baracchino

con la pasta scotta

e null’altro.



Poi gli scontri:

luglio ’60

e gli struggenti ragazzotti

di Piazza Statuto,

col selciato tra le mani.

Ripercorrere vorrei

tutta via Cuneo,

attraversare la Stura, la Dora

e tutto il quartiere mio.



Guardare vorrei

per una volta ancora

la vecchia casa

col cesso sul ballatoio,

ritrovare per un momento solo

i vent’anni miei,

colui che per primo

mi chiamò terrone

e m’insegnò poi

che fare il crumiro

era il crimine più grande.



In ultimo vorrei chinarmi

assorto

sull’elenco angoscioso

di chi non c’è più

e nascondermi vorrei

in via Chiusella

la più brutta delle strade

del quartiere mio.



Ricordare anche l’addio,

violento, feroce. L’ira...



Ma pure

ritrovare le radici

in questo quartiere,

piatto come l’anima,

vasto come l’orgoglio,

amato e vissuto

da quella generazione,



la più infelice

la più dura

la più cara.





Cuneo 28 agosto 1985

da LA NOSTALGIA E LA MEMORIA

Giuseppe Maj Editore

Anonimo ha detto...

Produci Consuma Crepa

20 minuti di educazione

http://video.google.it/videoplay?docid=-2138416794381091301&hl=it

Anonimo ha detto...

Oggetto: gruppo cremonini

E' IL CASO CHE LA NOTIZIA VENGA DIFFUSA , NON CREDETE?

A Reggio Emilia e a ROZZANO (MI), sono stati inaugurati due nuovi
ristoranti ROADHOUSE GRILL, che fanno parte del Gruppo Cremonini.

Vi ricordo che il gruppo Cremonini, come testimoniato da inchieste di
REPORT (Rai 3) e come sostenuto anche da Beppe Grillo, è un'azienda che nel
corso degli anni si è distinta per una serie di azioni illegali a anche
criminali.
Per citarne alcune:
- vendere carne di bovini di oltre 17 anni come carne di bovini inferiore
ai 24 mesi di età (tale carne è finita negli omogeneizzati per bambini!)
- vendere svariate tonnellate di carne in scatola avariata a Paesi poveri
(guadagnando su incentivi europei per tali esportazioni), tra cui la Russia
( dove Report ha raccontato della morte di un 12enne dovuta al consumo di
tale carne contenente botulino) e Cuba.

Per la morte in Russia un intermediario della Cremonini ha pagato 150.000
euro per evitare una denuncia e il blocco delle importazioni in Russia.

Al momento dell'indagine fatta da Report, la carne che il governo cubano ha
respinto dopo alcune analisi (che confermavano le pessime condizioni di
diversi lotti di carne) era stata imbarcata su una nave, ma non per
riportarla in Italia per la distruzione.

La nave era destinata all'Angola. La carne avariata verrà distrutta o
venduta agli angolani?


Per questo motivo vi invito a non recarvi nei ristoranti ROADHOUSE GRILL, a

divulgare questa mail, a boicottare anche le altre aziende del gruppo
Cremonini che sono:
> > Autogrill MOTO
> > carne MONTANA
> > bar e ristoranti CHEF EXPRESS (treni e aeroporti)
> > salumi IBISE'
> > carni INALCA
> > supermercati MARR (diffusi soprattutto in Romagna e Marche)

NB: la carne bovina utilizzata in Italia dai Mc'Donalds, è fornita dal
Gruppo Cremonini

*la prima catena sensata...ne hanno parlato anche al TG 1,non fermarla*

*_MI PARE SENSATO DARE IMPORTANZA ANCHE A QUESTE COSE_*